La storia della Vespa, un mito Italiano
L’idea di creare un modello a due ruote tutto Italiano nasce intorno agli anni 50 dalla creatività dell’ingegnere Corradino D’Ascanio.
La prima moto a scocca portante senza la presenza classica di strutture tubolari e tunnel centrale, con cambio su manubrio per evitare macchie di olio sui vestiti, ruota di scorta utile per le lunghe traversate.
La prima Vespa inserita anche all’interno del mercato americano fu la 125 U, chiamata anche Vespa Allstate in omaggio al paese, i nome vespa derivano dalla forma della moto e il suono del motore, che v l’idea dell’insetto.
Progettata dalla Piaggio & Co e breettata il 23 Aprile 1946, presentata per la prima volta al pubblico durante la Mostra della Meccanica di Torino.
Negli anni 50 la celebre moto Italiana raggiunse i 60 mezzi venduti fino ad arrivare al milione nel 1956, un vero e proprio status simbol, amato non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Di fatti negli ultimi 30 anni sono nati tantissimi Vespa Club e giornate dedicate alla Vespa, molti sono i collezionisti che amano tenere nel proprio garage una Vespa d’epoca
Tour a Frigento
Quella che vi mostriamo oggi è una delle icone degli anni 60, la Vespa Primavera ce insieme alla 50 Special resta per molti il simbolo della casa Italiana Piaggio, mantenuta con tutti i suoi pezzi originali, dalla meccanica alla carrozzeria.
Il primo modello della Vespa Primavera vene presentato nel salone di Milano del motociclismo nel 1967 e fu una vera e propria rivoluzione, piccola, agile, dal motore brillante, rimase in produzione fino al 19082 e fece la storia dei successi commerciali della Piaggio.
Oggi i Italia ne esistono moltissime versioni, questa che guideremo oggi possiede alcuni gadget unici e una carrozzeria impeccabile nel suo colore originale.
Essendo u mezzo d’epoca è esente dal pagamento della tassa automobilistica, ed è possibile guidarla solo con la patente B, quindi non necessita di patente A per tutti quelli che l’hanno conseguita entro il 1988. Per i più giovani necessita il patentino.
Il nostro piccolo tour Frigentino parte dalla bellissima Via Limiti, che mostra uno dei panorami più belli della regione, una strada pedonale che si snoda per circa 700 mt, circondata da aceri secolari, la ista è davvero mozzafiato, sono visibili ben 10 province tra Benevento, Avellino, Caserta, Salerno, Campobasso.
I alcuni giorni dell’anno su via Limiti è possibile osservare il fenomeno dell’inversione termica, quando la nebbia si posa e le montagne e colline sembrano isole.
Dopo questa piccola panoramica sul nostro paese siamo pronti per salire in sella, ricordate di allacciare bene il casco e utilizzare tutti i dispositivi di protezione, e seguite sempre il nostro motto: SE GUIDI NON BERE!
Appuntamento alla prossima recensione in sella a due fantastiche moto d’epoca.
Via Limiti in sella alla nostra Vespa Primavera 125, che spasso!